Nonostante l'azione di approfondimento svolto dalle università, il mondo del lavoro contemporaneo è attraversato da cambiamenti così rapidi che impongono la necessità di una formazione continua per aggiornare i criteri sul quale costruire la propria figura professionale.
Aiutare gli universitari a vivere con maggior consapevolezza l’ingresso nel mondo del lavoro vuole essere l’obiettivo che l’Unione Exallievi Salesiani di Milano, in collaborazione con la Pastorale degli Universitari e dei giovani Lavoratori dei Salesiani di Lombardia-Emilia, si è proposto di attuare attraverso un ciclo di incontri gratuiti offerti ai ragazzi interessati.
Nei mesi di novembre e dicembre 2017, usufruendo degli spazi messi a disposizione dall’Istituto Salesiano S.Ambrogio di Milano, decine di universitari hanno avuto modo di confrontarsi con esperti del settore su argomenti riguardanti la struttura e l’evoluzione del lavoro.
Questo il programma per l’a.a. 2017-2018:
- Le tipologie contrattuali nel lavoro dipendente e autonomo (relatore: Marco Menegotto – ADAPT junior fellow)
- Il lavoro nel settore privato: imprenditoria giovanile e start-up (relatori: Emil Abirascid – fondatore di Startupbusiness; Enrico Pagliarini – giornalista di Radio24; Pierangelo Soldavini – giornalista IlSole24Ore)
- Abilitazione all’insegnamento nelle scuole pubbliche e paritarie: nuove leggi e prospettive future (relatore: Luca Volontè – dirigente Ufficio Scolastico Lombardia)
- Modalità di accesso al settore pubblico: i concorsi (relatore: Angelo Zicoia – ARPA Lombardia)
Ecco una riflessione di Stefano dopo uno degli incontri a cui ha partecipato:
"In un mondo in cui la robotica, le nuove aziende 4.0, l’intelligenza artificiale e i bitcoin rappresentano la nuova avanguardia, è chiaro che non si possa continuare a immaginare l’economia e la società ancora guidate dagli stessi paradigmi che per anni ne hanno definito la crescita e i valori. In questo scenario, la formazione esce dai tradizionali contesti accademici e scolastici, decentralizzandosi e assumendo sempre più le forme di un apprendimento metodologico trasversale, che bene si adatta alla realtà di internet. Questo, se vogliamo, è uno dei più chiari sintomi del fatto che non si possa più individuare nella "crisi" il nostro capro espiatorio, ovvero la causa della depressione in cui viviamo da oramai un decennio. Sarebbe pertanto auspicabile compiere uno sforzo di immaginazione e iniziare a ripensare l’economia e la produttività delle nostre aziende, puntando sulla decentralizzazione delle risorse -blockchain- e sulle nuove potenzialità che i big data e l’era digitale ci offrono."