Tra il 24 e il 27 aprile 2025 si è tenuto in Polonia il weekend formativo del quarto e quinto anno, che ha coinvolto in totale un gruppo di tredici collegiali. Ospiti nella casa salesiana di Cracovia, affacciata sulle rive del fiume Vistola, gli studenti hanno ripercorso alcuni luoghi significativi della storia europea recente, in una terra segnata tanto da guerre ed oppressioni, quanto da fede e santità. Sulle orme di san Giovanni Paolo II, l'itinerario è iniziato nella mattina di venerdì con la casa abitata da Karol Wojtyla negli anni dell’università e, poco distante, la parrocchia salesiana di San Stanislaw Kostka, nella quale il futuro papa incontrò il sarto Jan Tyranowski e vide fiorire la sua vocazione. A seguire una visita del centro storico di Cracovia: il maestoso castello di Wawel e la cattedrale dei santi Stanislao e Venceslao, luogo prescelto per l’incoronazione dei re e per far riposare le loro spoglie, il mercato dei tessuti e la chiesa di Santa Maria. Nel pomeriggio, invece, è la volta delle miniere di Wieliczka, con un percorso di 3 km tra le gallerie scavate dai minatori e le statue scolpite nel sale.

Nella giornata di sabato i collegiali hanno proseguito esplorando il lascito dei regimi nazista e comunista nella terra polacca: il campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, dove in mezzo all’odio non si è offuscata la testimonianza di san Massimiliano Maria Kolbe; e il quartiere di Nowa Huta, progettato secondo un’architettura socialista per celebrare "l’uomo nuovo", in un clima di oppressione che non impedì però ai suoi abitanti, dopo varie lotte, di costruire la chiesa di Arka Pana. Infine, il weekend formativo si conclude domenica nel santuario di Częstochowa con un passaggio davanti all’icona della Madonna, secondo la tradizione dipinta da San Luca, e con la celebrazione della messa.

Giornate intense, vissute in amicizia, scandite da momenti conviviali e da laute cene, in un percorso tra vicende storiche difficili e la speranza che le ha illuminate: con questo tornano a casa i collegiali, forse un po’stanchi, ma sicuramente arricchiti.