Don Stefano Martoglio, salesiano e attuale responsabile dei Salesiani di Italia, Spagna, Portogallo e Medio Oriente, in occasione della visita canonica alla comunità salesiana dell'opera "San Domenico Savio" di Milano - via Rovigno, ha incontrato i Collegiali del Paolo VI, giovedì sera 21 novembre 2019.

Il momento si è svolto in maniera informale, secondo la tradizionale modalità salesiana della "buonanotte" e ha dato la possibilità al Visitatore di interagire brevemente, ma intensamente con gli studenti.

Dopo un rapido sondaggio iniziale, nella quale don Stefano ha chiesto le provenienze ai ragazzi, il Visitatore si è soffermato sul concetto pratico di Collegio come casa e sulla motivazione ultima dell'esistenza di una casa come il Paolo VI: "perchè ci siete voi!" - chiaramente riferito ai ragazzi.

Successivamente don Stefano ha ricordato ai Collegiali l'importanza di andare oltre la formazione accademica: "prenderete tanti titoli, ma non vi basteranno le sole competenze acquisite in Università"; in quanto "avrete responsabilità su altre persone e vi servirà prima di tutto la vostra umanità che siete chiamati a formare". Ha infine concluso indicando il Collegio come luogo privilegiato dove formarsi in questo senso, attreverso le molteplici proposte messe in campo dai formatori.

Attraverso le Storie dedicate sul profilo Instagram del Collegio è possibile riascoltare i passi fondamentali, cliccando qui.

Un applauso caloroso ha salutato don Stefano una volta augurata la buonanotte: le sue parole sono state essenziali, ma profonde e saranno sicuramente riprese e approfondite nei prossimi incontri.


Durante le giornata della Visita don Stefano ha più volte incontrato i Salesiani della casa, responsabili dell'animazione e della gestione del Collegio Paolo VI, attraverso incontri personali e d'equipé formali e informali.

Il Visitatore ha confermato i confratelli nell'impegno pastorale specifico sulla fascia degli universitari, esortando alla costruzione di un progetto pastorale efficace e sostenibile a partire dalle esperienze messe in atto negli ultimi anni al Paolo VI.